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JNTO Italia - Newsletter
Novembre 2020 |
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Viaggio nelle arti performative tradizionali giapponesi
#Secret Japan |
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Per la nostra serie #GiapponeMonogatari dedicata al Giappone segreto, vi regaliamo oggi un breve percorso tra le arti teatrali nipponiche, un viaggio complesso teso tra grande passato e contemporaneità. Il panorama teatrale del Giappone oggi, è vastissimo, frutto di una tradizione che ha saputo mantenere le sue radici e i propri stilemi pur assorbendo codici giunti dall’esterno. Scegliere il genere più adeguato ai vostri gusti non è difficile! Qui troverete anche suggerimenti, luoghi da non perdere per fare esperienza diretta del teatro giapponese nel vostro prossimo (e speriamo imminente!) viaggio nel Sol Levante.
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La storia del teatro in Giappone ha radici antiche, seppure più recenti di quelle del teatro occidentale e rispetto a questo, ha avuto nei secoli uno sviluppo completamente differente, fatto di sovrapposizioni, di parallelismi, che hanno permesso la convivenza di diversi teatri tradizionali, sino ad oggi e con l’avvento del teatro d’ispirazione occidentale: oggi il teatro in Giappone rispecchia vicende storiche, strutture sociali e politiche e un sistema di trasmissione artistica peculiare al Sol Levante.
Così, oggi nella cosmopolita Tokyo, accanto agli spettacoli delle diverse forme di teatro tradizionale, si può assistere a rappresentazioni di drammaturgia classica e moderna, europea e americana, spesso eseguite dai gruppi internazionali più noti d’avanguardia e non.
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Le prime importanti esperienze di spettacolo, di musica, di danza e di canto, che sorgono nel Giappone vengono fatte risalire al
dengaku, oggi scomparso e riconoscibile solo attraverso tracce che ne sono rimaste all'interno delle festività popolari in alcune parti del paese. Si trattava di rappresentazioni più che altro musicali (percussioni e flauti) e di danza, |
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che accompagnavano nei villaggi a scopo propiziatorio eventi fondamentali dei riti stagionali legati all’agricoltura.
Altre forme molto antiche sono il
sarugaku, rappresentazioni con elementi di giocoleria, acrobatica e mimica, il
gigaku, teatro con maschere, il
gagaku, genere più musicale, tutte forme oggi non più praticate ma che sono per alcuni versi, confluiti in quello che oggi conosciamo del teatro tradizionale giapponese: per esempio al sarugaku, molto devono il teatro
noh, il
kabuki e il
bunraku. |
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Il
bunraku è il tradizionale teatro dei burattini giapponese, con marionette grandi quanto i due terzi di una persona, manovrati da burattinai completamente vestiti di nero, in silenzio. La storia è raccontata da un narratore seduto, che dà la voce ai personaggi attraverso un canto narrativo accompagnato dallo
shamisen. La sincronizzazione dei movimenti, della voce narrante e dell’accompagnamento musicale è incredibile, frutto della rara maestria e dell’altissima specializzazione che caratterizza tutte le forme teatrali giapponesi.
Dove assistere a uno spettacolo di
bunraku? A Osaka naturalmente, dove il Teatro Nazionale del Bunraku rimane uno dei migliori per fare questa esperienza.
Maggiori informazioni: https://www.ntj.jac.go.jp/english.html
Dalle marionette al monologo: risale al periodo Edo il
rakugo, monologo comico.
Kimono, ventaglio e fazzoletto sono gli unici ‘strumenti’ utilizzati dal
rakugoka per fare divertire il suo pubblico. Anche se non conoscete il giapponese è molto interessante e divertente assistere ana rappresentazione di
rakugo negli
yose, teatri di varietà, come ad esempio l’Asakusa Engei Hall di Tokyo.
Maggiori informazioni: https://www.gotokyo.org/it/spot/156/index.html
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Il
kabuki – letteralmente ‘essere fuori dall’ordinario’ - che è una forma di teatro più giovane che risale all’inizio del 1600. Secondo la leggenda questo deriva dalle danze eseguite sulle rive del fiume Kamo a Kyoto. Inizialmente le attrici erano anche donne, successivamente, come per tutte le forme teatrali tradizionali giapponesi, gli attori dovettero essere solo uomini, anche per le parti femminili, gli
onnagata. |
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Si può parlare di Kabuki come una sorta di teatro globale, dove a trame più o meno stereotipate si accompagnano danze, canti ed esecuzioni musicali dei tipici strumenti giapponesi. Dai secoli XVIII e XIX le trame iniziano ad ispirarsi a eventi storici e fatti di cronaca più eclatanti.
Il dramma Kabuki, spesso dotato di una prosa divertente, si avvale, già dal XVII secolo, così, sempre più di effetti speciali, come il palcoscenico rotante, botole e montacarichi; oltre a saltimbanchi ed acrobati per evocare le scene di battaglia o le più epocali, tutti escamotage che rendono la narrazione più divertente. Kyoto, Osaka e Kyoto hanno tutte teatri importanti con fitti cartelloni di spettacoli di kabuki.
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Il
noh è un genere teatrale sviluppatosi intorno alla fine del XIV secolo. Elemento fondamentale del
noh sono le maschere, che coprono interamente il volto degli attori e hanno il compito di veicolare un’ampia gamma di emozioni. Per questo, la loro realizzazione - che può richiedere fino a un anno - è affidata ad abilissimi artigiani che, con l’uso di strumenti tradizionali, pigmenti minerali e polvere di guscio d’ostrica lavorano e dipingono il legno per conferirgli l’espressività che le contraddistingue. Unisce musica, danza, rappresentazione teatrale: un’arte complessa e perfetta nel suo accordo di parti, tanto da valerle la nomina da parte dell’UNESCO di Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Il
noh diede vita ad una forma di spettacolo basata per la prima volta sulla specifica relazione tra scena e pubblico.
È possibile assistere a rappresentazioni di
noh in molti luoghi del Giappone, ma per regalare una cornice sofisticata all’altezza di questa esperienza, vi consigliamo di scegliere dai cartelloni dei teatri di Kanazawa.
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I luoghi del teatro giapponese
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Oltre i luoghi tradizionali del teatro giapponese, vi forniamo qui di seguito anche qualche originale esperienza legata alle arti performative, da fare non appena riprenderemo a viaggiare.
Al Suigian di Tokyo è possibile assistere a rappresentazioni teatrali tra cui noh, bunraku e gagaku mentre si degustano deliziosi piatti di cucina giapponese a base di ingredienti freschi e ricercati.
Info: https://suigian.jp/en/
A Kanazawa esiste un museo interamente dedicato al
noh presso il quale è possibile indossare il kimono da
noh e la relativa maschera.
Info: https://www.kanazawa-noh-museum.gr.jp/english/
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Passando al
kabuki, il Kabuki-za di Tokyo è l’antico teatro sito nel quartiere di Ginza, dove è possibile assistere a spettacoli di questa arte teatrale. Annesso anche un museo che racconta la storia del
kabuki e di questo teatro nello specifico. Info: https://www.kabuki-za.co.jp/
Sempre a Tokyo ma nel quartiere di Ueno, il Tokyo National Museum ospita una rara e preziosa collezione di maschere e vesti da scena del teatro noh appartenenti alla scuola Konparu del XV – XVI secolo.
Info: https://www.tnm.jp/modules/r_free_page/index.php?id=1558&lang=en
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Una nuova sezione del sito di JNTO interamente dedicata alle lune di miele
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Una sezione del sito ufficiale dell’Ente del Turismo Giapponese è stata di recente aggiornata e arricchita di contenuti dedicati alle lune di miele, un target sul quale JNTO continua e investire in vista di una pronta ripresa del turismo in Giappone, terminata l’emergenza sanitaria. Nella sezione, suggerimenti di luoghi da visitare, tips e proposte di itinerari per ispirare i futuri sposi, il tutto annunciato da video illustrativo.
Questo il link alla pagina: https://www.japan.travel/it/it/lunadimiele/
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Dallo scorso marzo, al fine di far fronte all’emergenza Covid-19, il Giappone ha applicato restrizioni sugli ingressi nel Paese. Informazioni sulle statistiche dei flussi in ingresso nel Paese del Sol Levante alla pagina ufficiale
https://statistics.jnto.go.jp/en/
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Ente Nazionale del Turismo Giapponese(JNTO)
Rappresentanza in Italia – Fiscal Year 2020
viorica@openmind.it
www.japan.travel/it/it/
VIORICA FAIT
OPEN MIND CONSULTING
c/o Copernico Garibaldi
Corso Valdocco, 2 - 10122 TORINO
Tel. e fax +39 011 8128633
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